Consiglio di Stato Sez. III, sentenza n.5075 del 20 giugno 2022

Il principio di equivalenza recepito dal nuovo Codice dei contratti approvato con d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50,  all’art. 68, è finalizzato ad evitare una irragionevole limitazione del confronto competitivo fra gli operatori economici, precludendo l’ammissibilità di offerte aventi oggetto sostanzialmente corrispondente a quello richiesto e tuttavia formalmente privo della specifica prescritta.

la stazione appaltante non possa escludere un’offerta perché non conforme alle specifiche tecniche a cui ha fatto riferimento se il prodotto offerto non è “aliud pro alio”, incontrando il concorrente che voglia presentare un prodotto (o servizio) equivalente a quello richiesto il solo limite della "difformità del bene rispetto a quello descritto dalla lex specialis", configurante ipotesi di "aliud pro alio non rimediabile

Abbonati per continuare a leggere

Un anno di abbonamento a soli 89.90 €

Sei già abbonato? Accedi